Nata dall’idea di alcuni atleti, uniti dalla stessa passione di correre nella natura tra i boschi e colline dei Castelli Romani.

L’associazione sportiva amatoriale “Genzanomarathon” affiliata alla O.P.E.S ORGANIZZAZIONE PER L’EDUCAZIONE ALLO SPORT Comitato Provinciale di Latina è nata a novembre 2007 per opera di un gruppo di amici.

Attualmente siamo 55 “runners”, destinati sicuramente a crescere, perché oggi è tanta la voglia di

correre tra la gente, per stare bene fisicamente e nello stesso momento stare insieme agli altri.

Il gruppo riunisce persone di diverse età, tutte accomunate dal desiderio di correre o dal piacere di camminare in compagnia e stare all’aria aperta.

Un gruppo di amici tutti orientati verso lo stesso obbiettivo: DIVERTIRSI!!!

Cosa ci spinge a correre…

Correre impegna tutto il corpo, ma lascia libera la mente di pensare.

I pensieri corrono più veloci dei passi e più lontano delle strade che il podista solitamente percorre.

Correre dà sempre nuove emozioni, sia che lo si faccia per motivi competitivi oppure amatoriali.

Correre è piacevole, così tanto da non farti sentire il disagio della fatica.

Correre è condividere le emozioni con gli altri runners del gruppo.

Sono queste le motivazioni che hanno dato vita al nostro gruppo “Genzanomarathon”, senza queste sarebbe impossibile poter praticare uno sport così povero e faticoso, ma in fondo molto ricco di valori come l’amicizia, il rispetto della natura, la vita sociale, la volontà di migliorare se stessi, la forza di volontà…

“Genzanomarathon” non è solo corsa ma è anche spirito di aggregazione sociale e culturale per persone che amano far parte di un gruppo dov’è possibile collaborare con le nostre attività e vivere sicuramente più felici.

Come si può rinunciare…

“…a quelle uscite domenicali sulle vicine colline vulcaniche tra Genzano e Nemi, lungo i sentieri nei boschi di castagni tra Genzano e Rocca di Papa?

“…a quei profumi antichi di ginestre e fiori selvatici che la natura ci offre?

“… all’aria fresca subito dopo un temporale, da respirare a pieni polmoni?

Francesco Prisco